mercoledì 19 ottobre 2011

Maurizio Ceccato, Non capisco un’acca

Dal blog Who's the reader? l'inizio dell'interessante post su Non capisco un'acca:



Un accademico attaccabrighe
si accanì baccantico sul taccagno tabaccaio
braccato da una slovacca attaccabottoni
che bivaccava raccapricciante
con un baccalaureato.

Inutile dire che non capisco un’acca è molto più che una raccolta di filastrocche. E’ un libro d’artista, è un viaggio nell’immaginario, è una seduta psicanalitica, è un portfolio, è un gioco citazionistico (ma mica postmoderno eh, Ceccato se ne frega che noi si trovi il referente o meno), è una sfida al vocabolario, è lo zenith che può raggiungere la collaborazione fra un grafico e una casa editrice (Hacca, appunto), è la massima coerenza progettuale raggiungibile in un bagno di anarchia.

Continua meritevolmente qui :)


2 commenti:

smoky man ha detto...

Super-cool questo libercolo!

Unknown ha detto...

almeno qualcosa di cool la posto pure io! ahaahah spero di trovarlo in qualche libreria per sfogliarlo dal vivo

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